L’Oms lancia l’allarme per la diffusione del coronavirus in Italia, in Iran e in Corea del Sud. Il numero uno dell’Organizzazione Mondiale della sanità non esclude una pandemia.
L’Oms torna a parlare della diffusione del coronavirus in Italia esprimendo la propria preoccupazione per l’aumento dei contagi. Inoltre il numero uno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità non ha escluso che l’epidemia nata in Cina possa trasformarsi in una pandemia.
Coronavirus, l’Oms lancia l’allarme: “Siamo profondamente preoccupati per l’improvviso aumento dei casi “
Come specificato dal direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesu, la preoccupazione è per la questione italiana ma anche per l’aumento dei casi in Iran e in Corea del Sud.
“Siamo profondamente preoccupati per l’improvviso aumento dei casi in Italia, Iran e Corea del Sud […]. Al momento fuori dalla Cina ci sono 2074 casi in 28 Paesi e 23 morti […]. Tutti i paesi devono mettere al primo posto la tutela degli operatori sanitari. E le comunità devono proteggere le fasce più deboli, i più anziani e i soggetti con condizioni sanitarie pregresse”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità non esclude una potenziale pandemia
Il numero uno dell’Oms ha poi fatto sapere che non si esclude al momento la possibilità che il coronavirus possa trasformarsi in una pandemia (pandemia ed epidemia, le differenze).
“Dobbiamo contrarci sul contenimento e allo stesso tempo fare ogni cosa possibile per prepararci ad una potenziale pandemia […]. Ogni Paese deve fare le sue valutazioni a seconda del proprio contesto. Anche noi lo faremo, monitorando 24 ore la situazione […]. C’è necessità di misure cautelative, ma non di paura”.
L’appello ancora una volta è quello ad agire con prudenza ma senza lasciarsi prendere dal panico, che potrebbe addirittura aggravare la situazione dal punto di vista sociale.